Repubblica del Congo

La Repubblica del Congo (dal 1969 al 1992 Repubblica Popolare del Congo, nota anche come Congo-Brazzaville, Congo Francese o più semplicemente Congo[1]), è uno stato dell'Africa Centrale e un'ex-colonia francese. La capitale è Brazzaville.
Confina a nord con il Camerun e la Repubblica Centrafricana, a est e a sud con la Repubblica Democratica del Congo, a sud per un breve tratto con l'exclave angolana di Cabinda, a sud-ovest si affaccia sul Golfo di Guinea e a ovest confina con il Gabon.
La repubblica del Congo è una repubblica presidenziale; l'attuale presidente è il GeneraleDenis Sassou Nguesso, al potere dal 1979 salvo il periodo 1992-97. La lingua ufficiale è il francese.
I primi abitanti della regione furono delle popolazioni pigmee, in seguito assorbite dalla migrazione delle tribù bantu che occuparono l'area compresa negli attuali stati dell'Angola, Gabon e Repubblica Democratica del Congo. Diversi regni Bantu (ad esempio il regno del Congo e i regni di Loango e Teke) aprirono percorsi commerciali verso l'interno del bacino del Congo. I primi contatti con le popolazioni europee ebbero luogo nel XV secolo e riguardarono il commercio di schiavi razziati tra le popolazioni dell'entroterra. Quando il commercio degli schiavi terminò, nella prima metà del XIX secolo, anche il potere dei regni bantu venne meno.
Intorno al 1883 la regione entrò a far parte della sfera di influenza francese; l'area era contesa tra Pietro Savorgnan di Brazzà, esploratore italiano, e gli emissari del sovrano belga Leopoldo II che mirava al controllo del bacino del Congo. La Conferenza di Berlino del 1885 assegnò a Leopoldo II lo Stato Libero del Congo mentre l'area a ovest dei fiumi Congo e Ubangi divenne un protettorato francese. Negli anni precedenti infatti erano stati stipulati contratti di protezione fra la Francia e i regnanti locali.
Nel 1891 la regione fu dichiarata colonia con il nome di Congo Francese e nel 1910, in seguito alla riorganizzazione delle colonie francesi, fu inclusa nell'AEF, Africa Equatoriale Francese (Afrique Équatoriale Française che comprendeva l'area degli attuali stati del Gabon, Ciad, Repubblica Centrafricana e Repubblica del Congo) di cui Brazzaville divenne capitale. Lo sviluppo economico nel corso dei primi 50 anni di dominio coloniale in Congo si incentrò sull'estrazione di risorse naturali da parte di compagnie private.
Dal 1924 al 1934 fu costruita la ferrovia da Brazzaville al porto di Pointe-Noire; dopo la sconfitta francese nel 1940 l'amministrazione coloniale si unì alla Francia Libera di cui Brazzaville divenne capitale simbolica, anche se una parte rimase fedele al Governo di Vichy.
La Conferenza di Brazzaville del 1944 annunciò una serie di riforme della politica coloniale garantendo la cittadinanza francese alla popolazione, il decentramento di alcuni poteri, l'abolizione dei lavori forzati e l'elezione di assemblee locali. Nel 1958 la colonia fu divisa nei quattro stati attuali e il 28 novembre dello stesso anno la regione del Congo Centrale divenne la Repubblica del Congo, dichiarata indipendente il 15 agosto.
Il primo presidente fu Fulbert Youlou, ex-prete cattolico il cui mandato fu caratterizzato da un periodo di intensi disordini etnici e politici, tanto che nell'agosto del 1963 fu deposto e dopo un breve periodo di governo militare divenne presidente Alphonse Massemba-Débat.
Il 10 gennaio 1966 fu fondato il partito Mouvement National de la Révolution (MNR) che, secondo il suo stesso statuto, era il principale organo dello stato. Il 23 giugno l'esercito venne rinominato in esercito popolare e nel 1968, con un colpo di stato, Massamba-Debat venne deposto e fu sostituito alla presidenza da Alfred Raoul- il 31 dicembre dello stesso anno venne nominato presidente il maggiore Marien Ngouabi che trasformò il paese in una repubblica popolare politicamente sostenuta dall'Unione Sovietica. Rimase in carica fino al suo assassinio (18 marzo 1977).
Nel 1979, dopo un periodo di torbidi, il potere al vertice del partito unico (ribattezzato Partito Congolese del Lavoro, PCT) e dello stato fu assunto dal Generale Denis Sassou-Nguesso. Questi promosse una politica di stampo nettamente marxista-leninista, con disastrose pianificazioni economiche.
In seguito al collasso dell'Unione Sovietica e alla cessazione della guerra fredda, Sassou-Nguesso iniziò una politica di riforme del sistema politico, portando il Congo Francese al multipartitismo. Egli modificò inoltre la sua politica economica ed estera in senso filocapitalistico
Nel 1992 Sassou-Nguesso fu destituito da un suo vecchio rivale, Pascal Lissouba. La crisi fra le due fazioni giunse al conflitto armato nel 1997, poco prima delle elezioni presidenziali. Lo scontro vinto nel giro di qualche mese dall'esperto generale Sassou-Nguesso, che ricevette anche l'appoggio dell'esercito angolano e in ottobre tornò a coprire la massima carica dello statoLa seconda fase del lungo dominio di Sassou-Nguesso, iniziata nel 1997, è caratterizzata da una ristrutturazione totale delle vecchie istituzioni partitiche e statali. Il sistema rimane fortemente autoritario, ma non più caratterizzato ideologicamente bensì personalisticamente, tanto che anche la bandiera e gli emblemi statali sono stati modificati e si è diffuso un certo culto della personalità. Sono state inoltre create nuove istituzioni di organizzazione dei vari settori della vita pubblica, tra cui il settore del giornalismo e dell'informazione. Il PCT permane nella sua struttura, ma è stato depurato dalla vecchia ideologia marxista. L'unico partito di opposizione ammesso è il FDU (Forze Democratiche Unite). A livello di politica estera il Congo è nettamente allineato con la Francia e gli stati afroportoghesi.
La popolazione stimata (luglio 2006) è pari a 3.702.314 persone così suddivise:
0-14 anni: 46.4% (maschi 864,407/femmine 853,728) 15-64 anni: 50.7% (maschi 930,390/femmine 945,545) 65 anni e oltre: 2.9% (maschi 44,430/femmine 63,814) Gran parte della popolazione si concentra nella parte sud-occidentale del paese, mentre l'area settentrionale, dominata dalla foresta tropicale, è pressoché disabitata. Il Congo è uno degli stati più urbanizzati del continente africano: circa l'85% della popolazione si concentra infatti in poche aree urbane (Brazzaville, Pointe-Noire, e i piccoli villaggi situati sulla ferrovia Chemin de fer Congo-Océan che collega le due città).
Il Congo Francese è una repubblica presidenziale, con forte caratterizzazione in senso autoritario. In base alla nuova Costituzione del 2002, il Presidente ha poteri praticamente illimitati e si avvale di una serie di istituzioni: il Parlamento, bicamerale: Senato, 66 membri esimii non elettivi; l'Assemblea, 153 membri eletti nei partiti riconosciuti o sulla base di candidature individuali); la Commissione Nazionale per i Diritti Umani, che prevede un'impostazione etica del governo sulla base del diritto francese e delle consuetudini locali; il Consiglio Superiore per la Libertà d'Informazione, che controlla lo sviluppo del giornalismo; e i Consigli Tecnici specifici riguardanti altri settori.
Fondata nel 1880 da Pietro Savorgnan di Brazzà. Attualmente è un importante centro di comunicazioni ferroviarie e fluviali e per l'esportazione d'avorio e caucciù.
Nel febbraio 1944 vi si tenne la conferenza del CLN francese, che gettò le basi dell'Unione francese.

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