Austria

L'Austria (tedesco: Österreich; denominazione ufficiale: Repubblica d'Austria, Republik Österreich) è uno stato dell'Europa centrale, costituito da una federazione di nove land.
L'Austria è una democrazia parlamentare (sebbene sia, de iure, una repubblica semipresidenziale), entrò a fare parte dell'ONU nel 1955 e 40 anni dopo, nel 1995, aderì all'Unione europea (UE).
Confina con: Svizzera e Liechtenstein ad ovest, Italia e Slovenia a sud, Ungheria e Slovacchia ad est e Germania e Repubblica Ceca a nord.
La lingua ufficiale è il tedesco.
L'Austria è uno stato situato nell'Europa centrale sul versante settentrionale della parte orientale dell'arco alpino, in particolare comprende parte delle Alpi Retiche e tutto il gruppo delle Alpi Orientali (Alpi Austriache, Tauri, Alpi Noriche e Carniche).
Tre quinti del paese sono occupati da territorio alpino. Muovendosi verso oriente l'altitudine dei rilievi delle Alpi Orientali cala progressivamente in direzione dei Carpazi e della pianura ungherese.
Il punto più occidentale del paese si trova a 47°16'16" N 9°31'51" E, in corrispondenza del fiume Reno nei pressi del comune di Bangs nello stato del Vorarlberg. È da notare però che non vi è un accordo preciso che definisca i confini internazionali tra Austria, Svizzera e Germania all'interno dello specchio del Lago di Costanza. Il punto più orientale del paese è a 48° 0' 24" N 17°9'38" E nel territorio del comune di Deutsch Jahrndorf nello stato del Burgenland. Il punto più settentrionale del paese è il torrente Neumühlbach (49°1'14" N 15°1'16" E) nei pressi di Rottal, Alta Austria anche se il centro abitato più settentrionale è il comune di Haugschlag, Alta Austria, (48°59'51" N 15°3'32" E) mentre il punto più meridionale (46°22'21"N 14°33'55"E) è situato nelle Alpi di Kamnik, in Carinzia.
L'Austria confina a nord con la Repubblica Ceca (362 km) e la Germania (784 km), a est con la Slovacchia (91 km) e l'Ungheria, a sud con l'Italia e la Slovenia, a ovest con la Svizzera e il Liechtenstein.
Il territorio austriaco si estende per 573 km in direzione est-ovest e per 294 km in direzione nord-sud. La superficie complessiva del paese è pari a 83.871 km², il paese non ha sbocchi sul mare.
Gran parte del territorio del paese (80.566 km²) è compreso nel bacino del Danubio e quindi del Mar Nero. Fanno eccezione il Vorarlberg (2.366 km²) che è compreso nel bacino del Reno e quindi del Mare del Nord e una piccola parte del Massiccio Boemo (918 km²) che è tributario dell'Elba tramite il fiume Moldava.
L'Austria è attraversata dal Danubio che scorre nel paese per circa 350 km in direzione est. Il Danubio entra nel territorio austriaco in corrispondenza della città di Passau subito dopo la confluenza con i fiumi Inn e Ilz.
Sono affluenti del Danubio (elencati da ovest a est):
i fiumi Lech e Inn (che attraversano il Tirolo), quest'ultimo ha come affluente il Salzach (che ha come bacino gran parte del Salisburghese) i fiumi Ager, Traun, Enns, Ybbs, Erlauf, Traisen, Wien e Fischa che passano nei territori della Stiria, dell'Alta Austria, della Bassa Austria e di Vienna. il Große e il Kleine Mühl, Rodl e Aist, il fiume Kamp, Göllersbach, Rußbach, Thaya e March sui confini orientali hanno come bacino le parti dell'Alta Austria e della Bassa Austria situate a nord del Danubio. Il fiume Mur scorre nel Salisburghese e nella Stiria e, in territorio croato, sfocia nella Drava che a sua volta sfocia nel Danubio.
Gran parte del Vorarlberg fa parte del bacino del Reno che delimita la parte settentrionale del confine fra Austria e Svizzera, scorre nel lago di Costanza per sfociare nel Mare del Nord.
Il fiume Lainsitz non è particolarmente significativo per le dimensioni ma è l'unico fiume austriaco che, dopo aver attraversato la Repubblica Ceca, scorre nell'Elba e quindi nel Mare del NordIl lago più grande si trova nello stato del Burgenland, il poco profondo lago di Neusiedl (Neusiedler See) con una superficie di 315 km, di cui circa 240 km² situati in territorio austriaco, seguono l'Attersee (46 km²) e il Traunsee (24 km²).
Una piccola parte della sponda orientale del lago di Costanza (complessivi 536 km²) fa parte del territorio austriaco (Vorarlberg).
Alcuni laghi alpini minori sono importanti mete turistiche estive, in particolare i laghi della Carinzia (Wörthersee, Millstätter See, Ossiacher See e il Weißensee). Altri laghi prealpini si trovano nel Salzkammergut.
Circa il 90% della popolazione austriaca è dello stesso ceppo dei bavaresi, il restante 10% proviene principalmente dalle nazioni circostanti: ungheresi (che sono fluiti durante l'impero austro-ungarico) e slavi. Gli stati federali di Carinzia e Stiria ospitano una significativa minoranza slovena di circa 18.000 membri, nello stato di Burgenland ci sono una minoranza croata e ungherese.
L'Austria, composta da 9 stati-regione, è caratterizzata dalla distribuzione poco omogenea della popolazione. La densità demografica è bassa nelle regioni alpine, mentre nelle valli del Danubio ci sono maggiori concentrazioni. Circa un quinto della popolazione totale si concentra nell'area urbana di Vienna, mentre altre città sono di piccole dimensione e a stento raggiungono i 200.000 abitanti. Ancora elevata è la percentuale di popolazione che vive nei villaggi rurali. Da alcuni decenni la popolazione austriaca non aumenta più e tende a un progressivo invecchiamento. È rilevante la presenza di lavoratori stranieri, provenienti soprattutto dall'area balcanica e dalla Turchia, anche se gli immigrati hanno avuto difficoltà ad integrarsi nell'area austriaca.
Composizione della popolazione per provenienza:Austriaci 91%, Serbi e Montenegrini 1,5%, Turchi 1,5%, Bosniaci 1,5%, Tedeschi 1%, Croati 1%, altri 2,5%
La lingua ufficiale, il tedesco, è parlata da quasi tutti i residenti. La natura montagnosa del terreno ha portato allo sviluppo di numerosi dialetti, che appartengono tutti al gruppo austro-bavarese, con l'eccezione di un dialetto che appartiene al gruppo dei dialetti alemanni.
Esiste inoltre un distinto standard grammaticale per il tedesco austriaco, con alcune significative differenze rispetto al tedesco parlato in Germania.
Più di tre quarti degli austriaci sono cattolici. Altre religioni importanti sono quella protestante-luterana e l'islam. Gli ebrei hanno vissuto nell'area che ora forma la Repubblica Austriaca per secoli. Una gran parte della comunità ebraica austriaca emigrò durante gli anni trenta, e molti di quelli che restarono vennero uccisi durante l'Olocausto. Nel 1930 l'Austria ospitava almeno 180.000 ebrei e alle persecuzioni ne sopravvissero solo 6.000. Le stime parlano oggi di una comunità ebraica piccola ma in espansione (ha accolto numerosi israeliti russi e ucraini), compresa tra le 10.000 e le 20.000 persone. In cifre la popolazione è così composta: 68.5% cattolici, 4.7% protestanti, 3.5% musulmani (in gran parte immigrati dai paesi islamici ma comunque presenti a Vienna da prima del 1914, quando l'Austria incorporò la Bosnia), 17.1% atei, 6.2% altro.
Anticamente abitata dai Celti e dagli Illiri nella parte orientale; l'avanzata dei Celti ridusse sensibilmente la presenza degli Illiri che ripararono principalmente sulle coste adriatiche. Fu conquistata da Romani e per secoli fece parte dell'Impero romano. Longobardi, Ostrogoti, Bavari e Franchi ne occuparono il territorio che fu germanizzato. L'Austria finì sotto il dominio dei Babenberg dal X al XIII secolo. I Babenberg vennero quindi scalzati dagli Asburgo, la cui linea continuò a governare l'Austria fino al XX secolo.
Poco prima dello scioglimento del Sacro Romano Impero nel 1806, venne fondato l'Impero Austriaco (1804), che venne trasformato nel 1867 nella doppia monarchia dell'Austria-Ungheria. L'impero venne diviso in diversi stati indipendenti dopo la sconfitta delle Potenze Centrali nella prima guerra mondiale, portando l'Austria ad ottenere la forma odierna.
Nel 1918 l'Austria divenne una repubblica, che mantenne istituzioni democratico-rappresentative fino al 1934, quando il cancelliere Engelbert Dollfuß stabilì la dittatura.
L'Austria venne annessa alla Germania Nazista nel 1938 (il cosiddetto Anschluss). Alla fine della seconda guerra mondiale, dopo la sconfitta nazista, l'Austria venne occupata dagli Alleati fino al 1955, quando la nazione divenne nuovamente una repubblica indipendente, a condizione che rimanesse neutrale. Comunque, dopo il collasso del comunismo, in Europa Orientale, l'Austria venne sempre più coinvolta nelle questioni europee, e, nel 1995, entrò a far parte dell'Unione europea, e, nel 1999, della zona dell'Euro.
L'Austria è composta da 9 stati federati (tedesco: Bundesland, plurale: Bundesländer) a loro volta suddivisi in 84 distretti (Bezirk plurale Bezirke) e 15 città a statuto autonomo (Statutarstadt, plurale Statutarstädte). Gli 84 distretti sono suddivisi in 2381 comuni (Gemeinde, plurale Gemeinden)
Il capo di stato è un presidente federale (tedesco: Bundespräsident), egli viene votato ogni 6 anni direttamente dalla popolazione. Il presidente a sua volta nomina il cancelliere federale (nella scelta può essere abbastanza libero, deve però prendere in considerazione la maggioranza del consiglio nazionale), tradizionalmente il capo del principale partito risultante dalle elezioni per il parlamento. Il parlamento austriaco consiste di due camere, il Bundesrat, che consiste di 64 rappresentanti degli stati, a seconda della popolazione, e il Nationalrat, che ha 183 membri eletti direttamente.
Le Forze armate austriache sono nate nel 1955 in seguito all'indipendenza della Seconda repubblica austriaca. Contano 30.000-40.000 uomini e hanno una mobilitazione di 120.000 uomini.
Il Parlamento è bicamerale ed è costituito dal Nationalrat(dieta nazionale) e dal Bundesrat(dieta federale).
Dopo tre decenni di partecipazione social-democratica (SPÖ) al governo, nel 2000 venne formata una coalizione di destra, consistente del conservatore Partito Popolare (ÖVP) e dal Partito della Libertà, di destra (FPÖ). Comunque, dopo qualche tumulto interno sulla politica e la leadership del partito, il Cancelliere Federale Wolfgang Schüssel (ÖVP) annunciò il 9 settembre 2002 che si sarebbero tenute elezioni generali anticipate per la fine di novembre. Il 28 febbraio 2003, la coalizione tra ÖVP ed FPÖ venne continuata, sempre con Wolfgang Schüssel (ÖVP) come Cancelliere Federale. Il suo Vice Cancelliere fu Herbert Haupt (FPÖ) fin quando non venne rimpiazzato da Hubert Gorbach (FPÖ) il 20 ottobre 2003. In precedenza lunghissimi colloqui ("Sondierungsgespräche") si svolsero tra l'ÖVP e gli altri maggiori partiti: FPÖ, SPÖ e Verdi. Nelle elezioni del 1° ottobre 2006, l'SPÖ vinse (35,34% dei voti).
L'Austria, con la sua economia di mercato ben sviluppata e la sua alta qualità della vita, è strettamente legata alle altre economie dell'Unione europea, specialmente a quella tedesca. La lenta crescita della Germania e del resto del mondo ha influenzato l'Austria, rallentandone l'incremento.
Si allevano bovini e si coltivano barbabietole da zucchero, cereali e alberi da frutta. Particolarmente sviluppata è la coltura delle viti con cui si fanno degli ottimi vini leggerissimi.
ORF (Österreichischer Rundfunk) è la radiotelevisione nazionale austriaca, nata nel 1975.
L'ORF ha un ruolo predominante nei media austriaci: infatti l'Austria è stato uno degli ultimi paesi europei, a parte l'Albania, a permettere trasmissioni televisive private. Collabora con la televisione pubblica tedesca ARD e ZDF.
I programmi televisivi ORF 1 e ORF 2 si ricevono anche in Alto Adige, dove viene trasmesso un notiziario regionale, Südtirol Heute.
Le reti che formano ORF sono 6 reti radio e 4 canali televisivi.
La rete autostradale austriaca non è molto estesa, anche a causa del territorio alpino su cui si sviluppa il paese. In particolare non esiste una trasversale Est-Ovest, ma quattro direttrici Nord-Sud che collegano il paese con i principali stati confinanti (Italia, Germania e Slovenia). Ne consegue che alcune regioni contigue, come il Tirolo del Nord, il Salisburghese e il Tirolo orientale, non sono collegate tra di loro per mezzo di strade a scorrimento veloce. Per circolare sulle autostrade austriache è necessario munirsi di una vignetta disponibile segnatamente presso le stazioni di rifornimento. Il contrassegno esiste in tre versioni: per 10 giorni, due mesi o annuale.
L'ente televisivo austriaco (ORF) gode di un forte monopolio soprattutto nel campo dell'emittenza televisiva. Le due emittenti ORF1 e ORF2 sono state per lungo tempo gli unici programmi nazionali disponibili nel paese. Solo di recente, con l'avvento della liberalizzazione del settore, sono nate le prime televisioni private. Per ovviare a questa situazione, alcune emittenti tedesche hanno potuto aggirare la questione proponendo delle "finestre" austriache sui programmi satellitari (in particolare SAT.1, RTL e PRO7). Il primo programma pubblico, ORF1, presenta una programmazione generalista. Esso collabora con le consorelle svizzera e germanica (SF e ARD) per la produzione di alcuni programmi che vengono trasmessi a reti unificate nell'area germanofona. La programmazione di ORF2 offre in particolare dei notiziari regionali trasmessi dai 9 Länder che compongono l'Austria, oltre ad un'edizione specialmente concepita per la provincia autonoma italiana dell'Alto Adige.
Vienna (Wien in tedesco, pronunciato [vi:n] e in dialetto bavarese anche [v?an], Bécs in ungherese) è la capitale e allo stesso tempo uno stato federato dell'Austria, completamente circondato dalla Bassa Austria.
Vienna è sede di importanti organizzazioni internazionali tra le quali: OPEC, AIEA e ONU.
Il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città, situata nel Nord-Est dell'Austria, dista 40 km dal confine con la Slovacchia e circa 50 km da Bratislava (capitale della medesima).
La città è composta da 23 distretti (in tedesco Bezirke, per approfondimenti vedi Distretti di Vienna) e il centro della città è il primo distretto. Gli altri distretti si susseguono a spirale intorno al primo distretto con numero crescente. La periferia cittadina è pianeggiante e industrializzata a sud, collinosa e verdeggiante a nord ai piedi del Wienerwald (foresta viennese).
L'anello (Ring) che circonda il centro storico, è oggigiorno una strada di raccordo; in passato invece accoglieva le mura della città. Un secondo anello intorno al centro storico, la cosiddetta "cintura" (Gürtel) è oggigiorno la strada più frequentata di tutta la città, con molto traffico e una linea sopraelevata (U6) della metropolitana che la percorre in buona parte, dal Westbahnhof a ovest fino al Danubio a nord.
La città è attraversata nella sua parte orientale dal Danubio, mentre un piccolo canale artificiale (il Donaukanal) lambisce il centro storico a est. Vienna presenta sul Danubio un'isola creata artificialmente, per proteggerla da eventuali inondazioni. L'isola viene utilizzata dagli abitanti per praticare dello sport o per rilassarsi sotto il sole, inoltre una volta all'anno (verso la fine di giugno) vi si festeggia per 3 giorni consecutivi il Donauinselfest.
Vienna ha un clima continentale mediamente più mite di altre zone dell'Austria. L'Inverno è comunque lungo e rigido con frequenti nevicate. L'estate è mite, a volte calda con frequenti precipitazioni (media annuale 660mm). La temperatura media annuale è 10,4°C in centro città mentre 9,8°C nei dintorni. Tuttavia ci sono differenze climatiche all'interno della stessa zona urbana. I distretti occidentali per esempio risentono dell'influsso oceanico: qui arrivano le piogge causate dagli umidi venti marittimi, che per quasi metà dell'anno provengono da ovest. A sud e a est invece il clima è continentale e si hanno temperature più estreme (molte elevate d'estate e rigide d'inverno).
Nel luogo dell'odierna città, i Romani attorno al 100 stabilirono un campo militare che venne chiamato Vindobona, a protezione della vicina città di Carnuntum. Successivamente vi si stabilirono anche civili, e secondo alcune fonti l'imperatore Marco Aurelio potrebbe esservi morto dopo una lunga malattia il 17 marzo del 180, nel corso della seconda spedizione germanica. Ancora oggi è possibile vedere le vecchie mura erette tra il 100 e 500, l'odierna Vienna presenta al suo centro stradine che rispecchiano all'incirca l'antica struttura. Data la posizione molto esposta verso l'est, Vindobona fu presto oggetto di conquista dei vari popoli che cercavano di penetrare in Europa, tra i quali i Bizantini, i Longobardi, i Magiari e gli Slavi.
Facciata dell'HofburgLa città riottenne la sua posizione centrale nella zona dopo che Carlo Magno la inglobò nella Marca Orientale (Ostmark), tuttavia essa dovette ancora difendersi dalle invasioni - questa volta degli ungheresi - finché nel 955 Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero, non scacciò questi definitivamente ricostituendo la Marca e donando Vienna nel 976 alla dinastia dei Babenberg, conferendo a Leopoldo I di Babenberg il titolo di margravio. La dinastia dà a Vienna il ruolo primario che gli spetta nella regione, dovendo tuttavia continuare a contrastare le pressioni ungheresi, fino al 1246 quando con Federico II di Babenberg (morto in battaglia contro gli invasori) terminò la dinastia e cominciò il cosiddetto Interregnum, durante il quale si succedettero governanti boemi (Hermann di Baden, Ottocaro II Przemysl) fino a che nel 1278 Rodolfo d'Asburgo sconfisse Ottocaro stabilendo sull'Austria e su Vienna il dominio asburgico, che proseguirà fino al 1918.
Inizialmente osteggiata dalla popolazione (nel 1288 fu soffocata una sollevazione contro i governanti), la dominazione asburgica diede a Vienna il ruolo privilegiato di capitale dell'Impero quando nel 1438 Alberto II d'Asburgo trasferì qui la sede del potere. Sotto Massimiliano I la città conobbe una grande fioritura artistica e culturale (nel 1365 era stata fondata l'Università) mentre l'Impero sotto il suo governo e quello del nipote Carlo V giunse alla sua massima estensione.
Nel 1533 la sede del potere venne spostata nell'edificio dell'Hofburg, il tradizionale palazzo imperiale di Vienna. Non cessarono tuttavia per Vienna le invasioni straniere: dal 1485 al 1493 la città fu sotto la dominazione di Mattia Corvino, re degli ungheresi, scacciato dalla città da Massimiliano, e nei primi anni del Cinquecento iniziò a farsi temere la minaccia turca. Vienna fu per tutto il XVI secolo funestata dalle guerre di religione, divisa tra il protestantesimo (circa l'80% sotto Massimiliano II, di fatto protestante) e il cattolicesimo, uscito vincente dopo le persecuzioni dei successivi sovrani e la violenta Controriforma dei gesuiti. Gli scontri tra le due religioni provocarono lo scoppio nell'Impero e in tutta Europa della Guerra dei Trent'Anni, durante la quale la città fu devastata dalla peste (circa 30.000 morti) e dagli assedi stranieri.
Vienna rifiorì in tutto il suo splendore dopo la definitiva sconfitta dei turchi, che nel 1683 sotto Kara Mustafa erano giunti alle porte della capitale imperiale minacciando l'intero mondo cristiano. Il principe Eugenio di Savoia li batté ripetutamente, salvando la città che nel tardo Seicento e nei primi del Settecento conobbe un grande risveglio urbanistico: sotto Carlo VI fu costruita la Karlskirche, i sontuosi palazzi del Belvedere, le residenze dei nobili intorno all'Hofburg. Nel 1738 vi fu firmata la Pace di Vienna, con la quale le potenze belligeranti (Francia da una parte, Impero Austriaco dall'altra, ed i rispettivi alleati) posero fine alla Guerra di successione polacca. Nel 1740 salì al trono austriaco Maria Teresa d'Austria, prima imperatrice dopo che con la Prammatica sanzione Carlo VI aveva permesso la successione in linea femminile. Maria Teresa, che governò per quarant'anni, spostò la residenza imperiale nel palazzo di Schönbrunn da lei fatto costruire alla periferia di Vienna, contribuendo a rendere la città una capitale artistica di primo piano favorendo la musica (sotto il suo regno iniziò a brillare l'astro di Mozart). Il successore di Maria Teresa, Giuseppe II, liberale e riformatore, dovette scontrarsi contro l'aristocrazia conservatrice e la Chiesa nel suo processo di rinnovamento politico, noto come giuseppinismo. Il cosiddetto Codice penale giuseppino modernizzò la legislazione austriaca secondo i principi dell'Illuminismo, ma la sua linea antireligiosa portò addirittura papa Pio VI a Vienna nel 1782 per tentare di bloccare le riforme, dopo che l'anno precedente l'imperatore aveva emanato l'Editto di Tolleranza che metteva fine ai contrasti tra cattolici, protestanti, ebrei e ortodossi. Vicino al popolo, Giuseppe II aprì ai cittadini i parchi riservati agli aristocratici del Prater e dell'Augarten.
Negli ultimi anni del Settecento e nel primo decennio dell'Ottocento Vienna e l'Austria dovettero subire gli effetti devastanti di Napoleone Bonaparte. Nel 1806 Francesco II fu costretto dall'imperatore dei francesi a cedere il titolo di sovrano del Sacro Romano Impero, eliminando così definitivamente l'antica istituzione che risaliva a Carlo Magno, mentre il sovrano assunse il titolo di Francesco I, imperatore d'Austria. Ripetutamente battuta da Napoleone, l'Austria dovette subire la sua occupazione: Bonaparte nel 1809 s'installò a Schönbrunn sposando la figlia di Francesco I, Maria Luisa. L'abile diplomazia del principe Metternich portò tuttavia l'Austria ad aderire nel 1813 alla coalizione contro la Francia che portò alla disfatta di Napoleone e alla fine del suo dominio. Proprio a Vienna sotto la regia di Metternich si tenne il Congresso che sancì la nuova divisione dell'Europa post-napoleonica. I sovrani europei si trattennero nella capitale austriaca per circa un anno, rendendola in pratica il centro del mondo occidentale. S'imposero in questo periodo - detto periodo Biedermeier - la sinfonie di Schubert e i valzer di Strauß, ma la bella vita aristocratica non durò a lungo poiché nel 1848 i moti rivoluzionari borghesi e liberali portarono la definitiva caduta del regime reazionario di Metternich - che fuggì in esilio - e di Ferdinando I, che abdicò in favore del nipote Francesco Giuseppe, appena diciottenne.
Michaelertrakt, ingresso all'Hofburg.L'ultimo imperatore d'Austria, sicuramente il più grande, governò per 68 anni. A Vienna il sovrano operò una rivoluzione urbanistica, demolendo le mura già in parte distrutte da Napoleone ed edificando al loro posto la monumentale Ringstrasse, il viale che circonda la città ad anello ed ancora oggi arteria principale della città. Qui nel 1879 si tenne una grandiosa parata per celebrare le nozze d'argento dell'imperatore con la moglie Elisabetta (la famosa Sissi). Nella capitale s'imposero le musiche di Brahms e Johann Strauß jr, mentre nel 1869 venne inaugurata l'Opera di Vienna. Nei primi del Novecento la città fu scossa da nuovi fermenti artistici: la Secessione viennese di artisti quali Gustav Klimt e Koloman Moser, lo Jugendstil architettonico che portò all'edificazione di molti edifici in stile Art Nouveau, mentre la grande Vienna concludeva il suo ciclo storico con la morte di Francesco Giuseppe nel 1916, la disfatta della Prima guerra mondiale e la conseguente scomparsa dell'Impero, dopo l'abdicazione di Carlo I e la proclamazione della Repubblica nel 1918.
L'influenza spagnola mise in ginocchio la capitale del nuovo stato, ridotto a una piccolissima porzione dell'antico dominio, portando a fermenti rivoluzionari socialisti per tutto il decennio 1920 e buona parte degli anni '30. Nel 1933 il cancelliere della repubblica Engelbert Dollfuß sciolse il Parlamento proclamando con una risposta reazionaria ai socialisti un regime di stampo fascista. Non durò a lungo: l'anno successivo rivolte di sinistra fecero vacillare il governo, che venne colpito al cuore dagli invasori nazisti che tentarono un colpo di stato uccidendo Dollfuß ma fallendo il tentativo di conquista dell'Austria a causa dell'opposizione di Mussolini, che preventivamente aveva armato il fronte italo-austriaco. Il successore di Dollfuß, Kurt Schuschnigg, non riuscì a impedire la pressione di Hitler, che nel 1938 penetrò nel paese dopo che Arthur Seyß-Inquart - successore del dimissionario Schuschnigg - aprì le frontiere portando all'Anschluss con la Germania. Dopo aver drammaticamente condiviso il destino del terzo Reich, l'Austria fu occupata dagli Alleati e Vienna venne divisa tra i vincitori della guerra fino al 1955.
Il rapido ritorno della democrazia, sancito anche dall'installazione nella città delle sedi delle principali organizzazioni internazionali, permise a Vienna e all'Austria un rapido risveglio economico e politico. Nel 1995 il Paese ha aderito all'Unione europea e oggi Vienna è una delle capitali più visitate dal turismo internazionale.
Vienna ha una grande rete di trasporti pubblici. Consiste nella metropolitana di superficie (Schnellbahn o S-Bahn), gestita dalle ferrovie austriache (ÖBB), dalla linea locale Wien-Baden (in tedesco Wiener Lokalbahn o Badner Bahn) e dalle rete delle linee cittadine (Wiener Linien), composte dalla metropolitana (U-Bahn), da tram e da linee di autobus. I trasporti pubblici viennesi trasportano circa 750 milioni di passeggeri all'anno. La rete metropolitana di Vienna è tuttora in fase di ampliamento e ha sostituito il tracciato della linea metropolitana di Otto Wagner, autore anche di tutti i fabbricati delle fermate. La metropolitana percorre la città rapidamente arrivando fino in prossimità delle colline del Wienerwald a nord e a ovest. Le linee (attualmente U1,U2,U3,U4,U6) sono in servizio dalle 5 del mattino circa fino alle 24. Per quanto riguarda la S-Bahn essa garantisce soprattutto il trasporto dei pendolari in centro in particolare permette di raggiungere le zone degli Heuriger, le zone mete di gite nel nord ovest di Vienna e del Wienerwald a sud. L'orario di servizio è dalle 4 e 30-5 di mattina e termina tra le 21 e le 24. Il tram comunque continua a essere il mezzo più usato in quanto gode di un gran numero di collegamenti nella città. Il suo orario di servizio va in media dalle 5- 5 e 30 fino alle 23/24. Le corse dei bus di linea sono di gran lunga più differenziate a volte terminano anche molto prima e anche nei fine settimana e nei giorni festivi possono avere orari diversi da quelli dei giorni feriali. I bus in servizio notturno passano a intervalli di 30 minuti dalla mezzanotte sino all'inizio dei servizi diurni. Per le corse notturne valgono gli stessi biglietti e abbonamenti validi per quelle diurne. Il prezzo di una corsa semplice è di €1,70, che si riduce a €0,90 per corse brevi (es. 2 fermate di metropolitana o di S-Bahn). Vi sono sconti per bambini, scolari, studenti e anziani. Infine per quanto concerne gli spostamenti con il taxi aree di sosta si trovano vicino a molti grandi incroci, a molte stazioni e a luoghi di interesse turistico. Il prezzo della corsa parte da una tariffa base di 2 euro a cui si aggiungono un supplemento radiotaxi e una combinazione di tariffa a tempo e a chilometraggio. 10 minuti costano in media sui 10-12 euro. Per un taxi chiamato via radio si paga un supplemento di 2 euro. Corse fuori città vengono calcolate in base a tariffe speciali.
Quando nel 1951, 6 anni dopo la guerra, vennero istituite nell'ufficio Cultura della città le Wiener Festwochen (Settimane festive di Vienna) si pensava semplicemente a una "volontà austriaca di autoaffermazione". Si voleva dimostrare che l'ex città imperiale provata dalla guerra voleva e soprattutto era in grado di ritrovare immediatamente la sua fama di grande metropoli d'arte; ora gli appassionati faticano a orientarsi nella variegata offerta di spettacoli. Si hanno così manifestazioni che riguardano ogni campo dalle feste di quartiere nel leggendario Karl-Marx-Hof fino a variopinte rappresentazioni quali l'Internationales Musikfest di altissimo livello che viene allestita ogni anno a turno dal Musikverein o dalla Konzerthaus. Nella seconda metà di gennaio gli appassionati di musica antica si possono recare nella Konzerthaus per il festival Resonanzen e parallellamente si svolgono anche molte feste e balli, più di 200, in occasione del carnevale. Apice della collettiva "orgia di walzer" è l'Opernball, ogni anno l'ultimo giovedì di febbraio presso la Staatsoper. A metà giugno si svolgono poi due feste: la Regenbogenparade fatta di gay, lesbiche e bisessuali, e la Love Parade con le sue lunghe file di carri e oltre 200.000 partecipanti. All'inizio di giugno c'è il Life Ball, a favore della lotta contro l'AIDS. Il Donauinselfest (Festa sull'isola del Danubio) si svolge nella fine di giugno con star della musica, del cabaret e dello sport che si esibiscono su una dozzina di palchi e con specialità culinarie. E alla fine di settembre la città allestisce il palco open-air per l'Hallamasch, un festival multiculturale. Il Jazzfest che si svolge alla Staatsoper e in diversi club della città a luglio riunisce star del jazz da tutta l'Austria. In primavera si hanno poi il festival di musica classica OsterKlang, e poco più tardi, nella Konzerthaus, il Frühlingsfestival (Festival di primavera). Per i fan della musica elettronica ci sono la Hörgänge a marzo e la Wien modern in ottobre-novembre. Sempre a novembre si svolgono a Vienna la Kunst- und- Antiquitätenmesse (Fiera dell'arte e dell'antiquariato) e nel Museum fur Angewandte Kunst (museo d'arte applicata) la fiera di arte contemporanea, la Kunst Wien. Infine a dicembre per 3 settimane si festeggia la Mozartfest.
L'arte culinaria della capitale austriaca riunisce parecchie tradizioni fra cui quelle boeme, ungheresi, italiane ed ebraiche. Nei menù di Vienna si trova il Tafelspitz, un gustoso pezzo di manzo bollito nel brodo, che di norma viene servito con salsa di erba cipollina, patate arrosto, mela o cren; il Gulasch, specialità ungherese, che consiste in uno stufato di carne cotta con lardo, farina, cipolle, carote, patate e paprica; la Wiener Schnitzel, una cotoletta di vitello impanata e fritta; la Frittatensuppe, una frittata tagliata a striscioline e servita in una tazza di brodo caldo; il Kaiserschmarren, una frittata dolce sminuzzata e condita con composta di frutta, inventata, secondo la leggenda, dall'imperatore Francesco Giuseppe. Altri leggendari dessert sono inoltre: l'Apfelstrudel, il Powidltascherl, fagottino di pasta di patate ripieno di mousse alle prugne e il Topfenstrudel, fatto con uno strato sottilissimo di pasta da strudel ripiena di quark (una specie di ricotta) e uvetta; senza dimenticare la celebrata Sachertorte, torta di cioccolato con marmellata di albicocche. Si hanno poi la Rindsuppe (zuppa di carne di manzo), i Grießnockerl (gnocchetti di semolino), le Palatschinken (crêpe), il Beuschel (piatto a base di cuore e polmoni), i famosi Knödel (gnocchi di pane), il Backhendl (galletto arrosto impanato), i Buchteln (dolci di pasta lievitata), i Fisolen (fagiolini), il Kukuruz (mais), il Liptauer (formaggio cremoso preparato con paprica, burro, erbe aromatiche e cipolle).

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