Colombia

La Colombia ("Co-lóm-bia", /ko'lombja/), è uno stato (1.138.914 km², 44.051.660 abitanti, capitale Bogotá) dell'America meridionale. Confina a
nord: Mare Caraibico sud: Perù, Ecuador ovest: Panamá, Oceano Pacifico est: Venezuela, Brasile. La Colombia è una repubblica unitaria di tipo presidenziale; il potere legislativo è esercitato dal Congresso, composto da Camera (102 membri) e Senato (166).
La storia della Colombia come repubblica comincia solo dopo l'indipendenza dalla Spagna il 20 luglio 1810 insieme alle altre colonie spagnole dell'America come il Venezuela, l'Ecuador, il Perù e la Bolivia e il Panamá è stato un dipartimento della Colombia fino al 1904). Con la battaglia di Boyaca culmina la vittoria definitiva che suggella una nuova storia in quello che conosciamo come Colombia.
Ma la storia nel paese sudamericano non comprende soltanto il suo periodo repubblicano, la genesi della sua identità si trova nella sua epoca coloniale (1492 - 1810), periodo nel quale si sono trovate tre etnie: la spagnola, l'indigena e l'africana. Comprende anche il periodo preispanico con lo splendore d'una delle civiltà più avanzate delle Americhe: la civiltà Chibcha o Muisca e anche quella Tairona. Poi durante il XX secolo, la Colombia, come tutti i paesi latinoamericani, ha attraversato tempi difficili caratterizzati da guerre civili, crisi economiche e rivoluzioni.
Il paese ha una popolazione variegata, frutto di una ricca storia. L'insieme dei diversi gruppi etnici principali — immigrati europei, nativi indigeni, africani, asiatici, mediorientali e altri immigrati recenti — dà vita all'attuale popolazione della Colombia. I 700.000 nativi che vivono attualmente in territorio colombiano rappresentano oltre 85 culture distinte.
Fino al XIX secolo gli immigrati europei erano principalmente coloni spagnoli, ma durante la seconda guerra mondiale un buon numero di altri europei emigrò in Colombia, in quanto paese non belligerante: olandesi, tedeschi, francesi, svizzeri, belgi e — in misura minore — polacchi, lituani, inglesi e comunità croate. Anche molti nordamericani migrarono nelle regioni caraibiche tra il XIX e il XX secolo. Fra le altre etnie di immigrati, ci sono asiatici, mediorientali (in particolare da Libano, Giordania e Siria), cinesi, giapponesi, coreani. Attualmente gli italiani in Colombia sono 10.874.
Varie le civiltà precolombiane della Colombia:
la civiltà tairona: caratterizzata dagli strumenti di pietra levigata (Sierra Nevada de Santa Marta) la civiltà di San Augustin: ci ha lasciato santuari formati da monoliti verticali di pietra e statue con realismo accentuato (alta valle della Magdalena) la civiltà di Quinbaya: conosciuta per i monumenti funerari in cui abbondavano gli oggetti d'oro, predati dai profanatori huaqueros. Il gruppo etnico più importante è quello dei Chibcha, antichi abitatori delle savane dei bacini occidentali, che ha influenzato tutta la parte settentrionale dell'America meridionale.
L'infiltrazione bianca ebbe inizio nel XVI secolo, con il tedesco Nikolaus Federmann che esplorò per primo i llanos venezuelani (1535), spingendosi, con Jimenez de Quesnada e Sebastian di Belalcazar, fino alla Valle Magdalena.
Durante il XVII secolo iniziarono le importazioni di schiavi africani, per lavorare nelle piantagioni della costa del Pacifico e sostituire gli amerindi, decimati dalle malattie portate dagli europei.
Attualmente gli indigeni sono pari a circa il 3,5% della popolazione, sparsi in ben 27 Dipartimenti, mentre gli afroamericani e i mulatti rappresentano il 10% circa del totale, concentrati in massima parte sulla costa atlantica (in particolare nelle città di Barranquilla, Cartagena de Indias e Santa Marta). La maggior parte della popolazione è tuttavia meticcia (49% circa) o bianca (39% circa)L'ultimo censimento nazionale, basato su auto-attribuzione, indicò una stima simile (78%) Dopo i coloni spagnoli, ondate di coloni europei arrivarono in Colombia tra la fine del diciannovesimo secolo e la metà del ventesimo secolo. Una grandissima parte degli immigrati arrivò dall'Italia (inizialmente da Piemonte, Veneto e Lombardia, più tardi da Campania e Calabria)[3], dalla Spagna (primi fra loro galiziani e baschi), e dalla Francia (soprattutto a Bogotá e Barranquilla). Più piccoli ma significativi gruppi di immigranti vennero da Germania e Svizzera. A causa della sua ubicazione strategica, la Colombia ha ricevuto molte ondate di immigrazione durante la sua storia. La maggior parte di questi immigrati si è stabilita sulla costa caraibica. Barranquilla (la più grande città della costa caraibica colombiana) ha la più grande popolazione di libanesi, ebrei, italiani, tedeschi, americani, cinesi, francesi, portoghesi e discendenti di zingari. Ci sono anche importanti comunità di tedeschi e discendenti cinesi sulla costa caraibica.
Repubblica presidenziale, presidente eletto a suffragio universale diretto ogni 4 anni, a capo anche del potere esecutivo. Il potere legislativo spetta al Congresso Nazionale, composto da Camera (163 membri) e Senato (102 membri).
La Colombia è un luogo privilegiato per quanto concerne la biodiversità, grazie alle caratteristiche morfologiche del suo territorio. Le sue numerose zone climatiche e i differenti microclimi hanno dato vita a diverse isole biologiche in cui le forme di vita si sono evolute in modo autonomo. Con solo lo 0,77% di suolo disponibile sul pianeta, possiede una varietà immensa di specie viventi. Le sue mutevoli caratteristiche geografiche le conferiscono le condizioni adeguate per la nascita e lo sviluppo di una quantità notevole di specie vegetali ed animali. Sino ad oggi sono state classificate 130.000 tipi di piante.
Il territorio é famoso per la sua ricca varietà di fiori, più di 50.000 specie, l’ orchidea sovrasta é il “fiore nazionale”, ci sono 3.000 specie differenti, il 15% delle esistenti al mondo. Il maggior numero di varietà è riscontrabile nell’Antioquia. Una delle piante più incredibili dell’Amazzonia è la Victoria amazzonica, una specie di ninfea dalle foglie rotonde che arriva a misurare fino a 2m di diametro ed é abbastanza forti da sostenere addirittura un bambino.
Esistono più di 70 specie di frailejones (espeletia), una pianta dalle foglie larghe, di un colore che va dall’argento all’oro, sistemate a forma di rosetta. Il gambo robusto delle piante adulte può crescere fino a 10m di altezza e si trova in determinate aree montuose del paese. Inoltre accoglie il 15% dei vertebrati terrestri viventi. Occupa il primato mondiale per la sua varietà di uccelli, più di 1.700 specie, il 18% esistente sul pianeta, che vanno dall’enorme condor andino al minuscolo colibrì. Vi si trova una gran varietà di macachi, pappagalli e tucani. Si ha inoltre notizia riguardo a una moltitudine di specie acquatiche come gli ibis, gli aironi, le egrette, i pellicani e i fenicotteri.
La maggioranza dei pesci ornamentali che abbelliscono gli acquari di tutto il mondo proviene dalla zona degli “Llanos” orientali. Tra le numerose specie citiamo il famoso piranha e l’anguilla elettrica. Per di più possiede una varietà enorme di anfibi, rettili, pipistrelli, roditori, insetti, fra questi ultimi risaltano le farfalle e gli scarabei, in ordine sono 165.000 e 250.00 specie diverse. Infine il territorio ospita la tipica fauna delle foreste fluviali: giaguari, armadilli, ocelot, pecari, cervi, scimmie, serpenti, orsi. Tipico l’ orso formichiere e l’orso dagli occhiali. La flora della Colombia è estremamente ricca, sono state classificate più di 130.000 piante, comprese molte specie endemiche. In Colombia vi sono 34 parchi nazionali, 8 zone di dimensioni più ridotte chiamate santuarios de fauna y flora , 2 riserve ed 1 zona naturale; il tutto protetto da un organismo nazionale chiamato Inderema (Instituto Nacional de los Recursos Naturales Renovables y del Ambiente), un ramo del ministero dell’Agricoltura. Ciò significa che il 9% del territorio é predisposto per lo sviluppo e la protezione dell’habitat naturale di migliaia di specie animali e vegetali.
Il ministero dell’Ambiente creato nel 1994 ha preso a sé la gestione dei parchi nazionali attraverso il dipartimento de la Unidad Administrativa Especial del Sistema de Parques Nacionales, che lavorerà in stretta collaborazione con le organizzazioni locali. La prima riserva naturale fu quella del Cueva de los Guàcharos del 1960.Bogotá (Santa Fé de Bogotá fino al 1819) è la capitale della Colombia e del dipartimento di Cundinamarca. Attualmente la città conta circa sette milioni di abitanti, ed è divisa in 20 quartieri. In città si trovano i principali palazzi governativi (Gobierno nacional). Il sindaco della città (Alcalde Mayor) è eletto ogni 4 anni insieme al Consiglio distrettuale.
Il nome Bogotá deriva dalla parola indigena Bacatá, che indica un tipo di agricoltura praticata dagli indigeni Zipas.
La fondazione di fatto della città di Santa Fé fu celebrata il 6 agosto del 1538 dallo spagnolo Gonzalo Jiménez de Quesada, che realizzò anche la fondazione giuridica nell'aprile del 1539 insieme a Nicolás de Federmann.
Durante la maggior parte del periodo coloniale, Santa Fé fu la sede del governo del Nuovo Regno di Granada, dipendente dal Vicereame del Perù. Insieme a Cartagena de Indias, fu la città più importante nel territorio che oggi costituisce la Colombia.
Alexander von Humboldt visitò Bogotá dal 1800 fino al 1804 e la denominò Atenas de América per le sue istituzioni culturali e scientifiche, tra le quali vi era il primo osservatorio astronomico del Sudamerica fondato da José Celestino Mutis.
A Bogotá vi era anche la sede militare del Vicereame del Perù, perché nella città è nato il movimento indipendentista colombiano, che il 20 luglio 1810 ottenne la prima indipendenza della Colombia, persa nuovamente poco dopo. Solo più tardi, nel 1819, la Colombia ottenne l'indipendenza definitiva.
Dopo l'indipendenza del 1819, Santa Fé ha adottato il nome indigeno di Bogotá. La città divenne la capitale dello stato della Gran Colombia, che si sciolse poco dopo, con la nascita degli attuali stati della Colombia, Ecuador e Venezuela. La storia della Colombia e di Bogotá nel resto di questo secolo è una continua guerra civile. All'inizio del XX secolo la popolazione della città era di circa 100.000 abitanti.
Con il nuovo secolo iniziò anche un periodo molto florido per l'urbanistica della città. Furono intrapresi numerosi progetti come la costruzione della Città Universitaria degli anni '30. Tra il 1940 e il 1960 furono costruiti numerosi palazzi sullo stile dell'architetto Le Corbusier. Il forte progresso di questi anni fu interrotto con la morte di Jorge Eliécer Gaitán il 9 aprile del 1948. In seguito a quest'avvenimento (ricordato con il nome Bogotazo) la città fu saccheggiata e distrutta.
La Dittatura militare degli anni '50, diretta dal Generale Gustavo Rojas Pinilla, contribuì allo sviluppo cittadino, principalmente con la costruzione dell'Aeroporto Internazionale El Dorado e del Centro Internacional, ultramoderno per l'epoca.
La città si trova nella Savana di Bogotá, su un altipiano a un'altitudine di 2640 metri sul livello del mare. Si estende per 1.732 km², con una densità di popolazione di circa 20.000 abitanti per km². Il territorio dove è stata costruita la città anticamente era occupato da un lago. Ciò è evidenziato dalle molte zone umide presenti nei settori non urbanizzati della savana. Quando arrivarono i primi conquistadores questo territorio era una specie di grande stagno.
La città si trova sulla Cordillera Oriental Colombiana, ed è delimitata da un sistema montuoso dal quale si staccano i massicci di Monserrate e Guadalupe ad est della città.
Il suo fiume più importante è il río Bogotá, che da un po' di tempo presenta il livello di inquinamento più alto del mondo. Altri fiumi importanti sono il Rio Fucha e il Río Salitre i quali sono affluenti del Río Bogotá.
Nelle vicinanza della città, c'è la grande riserva naturale della regione del Sumapaz, che è più estesa

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